Storia della manifattura della carta di papiro a Siracusa
Per tracciare la storia della produzione papiracea a Siracusa, è stata svolta un’accurata indagine su quanti ne tentarono la manifattura, favoriti dalla materia prima offerta dal papireto del fiume Ciane.
L’indagine condotta in archivi europei ha permesso di rintracciare un’ampia documentazione manoscritta dello studioso siracusano Saverio Landolina e di altri personaggi dell’epoca, che ci consente tra l’altro di fissare intorno al 1750 l’inizio della produzione della carta papiracea a Siracusa, nonché di conoscere meglio il fitto intreccio tra la cultura siciliana del tempo e i maestri delle grandi scuole europee.
Pur avvalendosi della collaborazione di illustri eruditi dell’epoca, il Landolina non riuscì nel suo intento di rifare la carta ad uso scrittorio con le antiche tecniche degli Egizi.
Tra il XIX sec. e il primo ventennio del XX secolo ricordiamo i produttori: Giuseppe, Vincenzo, Salvatore e Michelangelo Politi, Felice Valerio, Riccardo Zunke, Concetta Dearo Politi con i figli Vincenzo e Adelaide, Elisa Zunke, Giuseppe Naro e Luciano Salibra.
Nel 1922 sorse la Cooperativa “La Concordia” con la direzione tecnica di Giovanni Naro e quella artistica di Luigi Malerba. Estintasi la cooperativa nel 1926, fu fondata la Cooperativa “L’Aretusea”, diretta da Amelia Naro.
Agli inizi degli anni Sessanta Corrado Basile ha iniziato ad occuparsi delle antiche tecniche di manifattura della carta di papiro e del restauro conservativo dei documenti papiracei antichi.
Documenti sulla storia della manifattura della carta di papiro a Siracusa e sui metodi di lavorazione dal Landolina alle Naro sono, in parte, conservati nel Museo del Papiro.